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Temi Difficili nei giochi, dai campi di concentramento alle violenze sui civili: limiti, metodi, esperienze concrete

Per il secondo anno consecutivo a Cesena(FC), insieme ai Laboratori Aperti, abbiamo affrontato con un gioco di ruolo il tema della Giornata della Memoria. In occasione di questa edizione i partecipanti sono stati oltre 200 ed abbiamo dovuto chiudere le iscrizioni con molte settimane di anticipo rispetto alla data dell'evento.

Un evento complesso su un tema complesso, che ha riscontrato grande interesse da parte delle scuole e delle istituzioni. Un successo, figlio di errori, sperimentazioni e modifiche continue e costanti...tuttavia l'elemento più importante è stato il dialogo avviato con il Dott. Michele Piga, psicologo e segretario dell'Associazione Psiche Digitale, dal quale sono emerse alcune interessanti domande rispetto alla preparazione di esperienze simili:

- Quali sono i fattori da considerare affinché il messaggio sia trasmesso in modo efficace?
- Generare un effetto shock nei partecipanti ha esiti positivi nel processo di apprendimento? Ci sono confini?
- Come gestire la violenza insita in determinati argomenti, lavorando sulla forma e sui contenuti dei percorsi proposti?
- Come adeguare la narrazione di contenuti “difficili” in base all'età del gruppo coinvolto?

Il Dott. Filippo Maria Vincenzi - responsabile del progetto - ed il Dott. Michele Piga ripercorreranno con Voi questo dialogo strategico parlando di dinamiche di gioco educative e di comunicazione nel narrare temi difficili, delle reazioni emotive, della distanza storica, delle insidie nell’identificare il male e come cercare di contrastare la dissonanza cognitiva, per far si che quello che si racconta sia davvero efficace e possa essere un sistema nuovo e diverso per affrontare temi complessi e difficili: perché le nuove generazioni non ripetano gli errori del passato.

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