Il Laùro di Uria

Il mago Ahimaaz nelle cronache del suo viaggio, racconta della città di Uria e della gilda di psionici conosciuti come i “Sussurratori dell'Arcano”. Egli raccolse la seguente storia tramandata da secoli: un tempo una vedova aveva affidato ad un mercante che andava per fiere e mercati del regno il suo bambino per trovare dei parenti nella capitale. Quel mercante aveva promesso alla madre che le avrebbe riportato a casa, il figliolo sano e salvo. Intanto, gli avrebbe fatto da aiutante nel viaggio. Ma il fato aveva decretato che il giovane morisse strada facendo. A dir più o meno il vero, di strada ne avevano fatta ben poca, quei due. Erano non lontano da Uria, quando il giovane spirò. Allora il mercante si disperò oltre misura, gli occhi si riempirono di lacrime e si stracciò le vesti: «Ho giurato a sua madre di riportarglielo sano e indenne. E ora come faccio?», strepitava. Vedendo la sua afflizione, alcuni sussurratori dell’arcano fecero un’incisione nella carne del braccio destro del ragazzo, e lì dove avevano inciso la carne posero delle scritta esotiche. Da allora il giovane andava errando da una stalla all’altra, un morto che viveva sovvertendo l’ordine naturale delle cose, e che sembrava in tutto e per tutto una creatura viva. Un giorno ...